Il Piemonte storicamente è sempre stata terra di confine e, in quanto tale, attraversata dagli eserciti che a vario titolo volevano entrare in Italia. Attorno al 218 a.c. Annibale attraversa le Alpi, distrugge il primo insediamento dei Taurini che oggi identifichiamo in Torino, e cala in Italia dando vita alla seconda guerra punica; Nel 58 a.c. Giulio Cesare compie il percorso opposto per invadere la Gallia. Tra il 754 e il 773 i Franchi, prima con Pipino il Breve e poi con Carlo Magno, entrano nella penisola in soccorso del Papa contro il Longobardi conquistando la corona d’Italia. Nel 1713 il trattato di Utrecht, che pone fine alla guerra di successione al trono di Spagna (quella dell’assedio di Torino del 1706), dà l’opportunità ai Savoia (diventati Re ricevendo il trono di Sicilia) di governare sullo spartiacque delle Alpi. Da quel momento in poi i vari re che si succedono sul trono pensano, progettano e costruiscono una linea difensiva che va dalle Alpi liguri alla Val d’Aosta, linea difensiva che viene continuamente ammordernata fino all’inizio della II Guerra Mondiale.
Testi a cura di CeSRAMP (Centro Studi e Ricerche storiche sull'Architettura Militare del Piemonte)