Raggiungibile a piedi, resti visitabili
Costruito in funzione antivaldese e per la difesa della valle dagli attacchi dal Queyras, attraverso i colli della Croce e dell’Urina, il piccolo forte fu iniziato nel 1565, sotto la direzione del governatore Sebastiano Grazioli di Castrocaro. Operativo dal 1569 fu occupato dai francesi nel 1592 e nel 1630. Durante la guerra di Successione di Spagna riuscì a tenere testa agli attacchi francesi, ma durante la guerra delle Alpi fu nuovamente occupato nel 1794 dalle truppe repubblicane che, respinte nel loro tentativo di discendere la valle, si ritirarono dopo aver minato il forte.
Il forte si componeva, a monte, di un dongione a pianta tringolare, con due torri circolari alla base; il recinto inferiore, occupato da vari ambienti, garantiva il blocco della strada. Dal recinto si originava, poi, la comunicazione per il pozzo sul Pellice, costruito nel 1680.
Tracce di murature, la base delle torri e l’attacco alle rocce della scala del pozzo sono quanto resta di visibile, oggi, del cinquecentesco Mirabouc.