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Giardini Cavour (Torino)

Tra gli anni ‘20 e gli anni ‘60 dell’800 Torino si espanse verso sud-ovest creando quello che viene chiamato Borgo Nuovo. In questo ambito vennero creati, utilizzando la forma e la pendenza dei bastioni, i Giardini dei Ripari. Un vero e proprio parco cittadino che comprendeva collinette e spianate che si estendevano nel territorio oggi occupato dall’aiuola Balbo, dai giardini Cavour e da piazza Maria Teresa.

I giardini si trovano al centro dell’omonima piazza. Circondata da palazzine ottocentesche tra cui il Palazzo Biscaretti di Ruffia, il Convento delle Monache sacramentine e la scuola elementare Tommaseo. La sua morfologia denuncia ancora in maniera evidente, come quella dei Giardini Reali, la preesistenza di tracciati difensivi seicenteschi i cui dislivelli furono in seguito risolti tra il 1872 e il 1875 in aiuole multiformi tipiche dello stile “all’inglese”in cui furono messi a dimora grandi alberi (platani, tigli, querce, ippocastani, aceri, pini, abeti, magnolie).

Punto focale del giardino è uno splendido e monumentale esemplare di platano centenario alto 35 metri e dalla chioma di 28 metri.

All’interno dei giardini: la statua bronzea dedicata al politico e diplomatico risorgimentale Carlo Felice Nicolis, conte di Robilant, opera Giacomo Ginotti del 1896 e inaugurata nel 1900 Sulla collinetta fu posizionato nel 1956 un piccolo busto dedicato al Mahatma Gandhi. Sul lato di via San Massimo un'opera contemporanea che ricorda il poeta piemontese Pinin Pacot (Giuseppe Pacotto)

Sulla piazza si affacciano alcuni edifici storici: particolarmente suggestiva è la piccola chiesa di San Michele Arcangelo, eretta tra il 1784 e il 1788 su progetto di Pietro Bonvicini, Al numero 8, al punto d'incontro con via Rolando, grazioso palazzo eretto nel 1838 dall'architetto Giuseppe Formento per lo scultore Bogliani che lì aveva lo studio.

 

 

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Giardini Cavour