Questa escursione, molto panoramica, si snoda lungo i bei pendii che scendono dal Monte Doubia (2463 m). Per tutta la lunghezza dell'itinerario si percorrerà l'antico sentiero che, passando per l'Alpe d'Attia, sale all'omonimo valico e scende poi verso Chialamberto in Val Grande. Vista la favorevole esposizione del percorso, la gita è adatta in ogni stagione dell'anno.
Accesso stradale: dalla tangenziale nord di Torino uscire a Borgaro o Venaria. Seguire le indicazioni per le Valli di Lanzo e successivamente per Ceres-Ala di Stura-Balme. Giunti ad Ala di Stura, appena prima della chiesa parrocchiale, si imbocca la stradina sulla destra. Pochi metri dopo si arriva a una piazzetta, di fronte all'ingresso del grand'hotel di Ala, dove si può parcheggiare. Se non vi è posto, parcheggiare nella piazza del paese, su cui si affaccia la parrocchiale e il municipio a quota 1075 m.
Percorso: dalla piazzetta imboccare la ripida stradina asfaltata e, fatte poche decine di metri, al primo tornante andare a sinistra, superare il ponticello e immettersi nella piccola carrozzabile asfaltata. Si segue la strada che in breve diviene sterrata e passa nei pressi dei casolari della Lombarda. Continuando, si prende dolcemente quota nel bosco ignorando una deviazione sulla destra e in breve si arriva ai casolari della Comba. Qui, a monte della strada, si individua la mulattiera che va seguita. Si sale con tratti ripidi nel bosco e rapidamente si arriva a una radura dove, sulla sinistra, vi è il piccolo villaggio di Chiottero a quota 1270. Ritornati sulla sterrata, seguirla in salita senza più abbandonarla fino al terrmine giungendo al bel Pian d'Attia 1382 m. Guardando verso ovest, oltre la delizionsa radura incorniciata dai faggi, appare sopra agli alberi la svettante mole dell'Uja di Mondrone. Dalla vasca abbeveratorio di cemento, dove termina la carrareccia, andare a destra per rientrare nel bosco (seguendo le indicazioni) e iniziare a seguire il crinale che sale verso nord. Si procede con pendenza costante fino a passare accanto a muretti in pietra, dove termina definitivamente il bosco. Si risale ora un bel pascolo in cima al quale si notano i casolari dell'Alpe Attia che si raggiungono rapidamente.