“Io sono solo un pittore” si giustificò così Giacomo Grosso (Cambiano 1861-Torino 1938) dopo aver scandalizzato l’Italia nel 1895, alla prima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, presentando la sua opera “il Supremo Convegno”, che ritraeva un’orgia di nude fanciulle sulla bara scoperchiata di Don Giovanni.
Grande maestro della pittura piemontese nacque in una famiglia di modeste condizioni, il padre era fabbro. Il pittore si fece notare dalle prime opere per il suo gran talento. Egli sapeva rappresentare un verismo naturalistico autentico.
Divenne uno stimato insegnante all’Accademia di Torino, lavorò soprattutto come ritrattista, conseguendo successi in patria e all’estero.
Nel 1898 gli venne consegnata la medaglia d’oro al Salon di Parigi.