Tra le colline, vicino Saluzzo, all’ombra del Monviso si trova il castello della Manta, costruito nel XII secolo inizialmente come fortezza militare. Fu il colto e illuminato Valerano, signore e reggente del Marchesato di Saluzzo, nel Quattrocento, ad arricchire la Sala Baronale con i bellissimi affreschi, patrimonio unico della cultura del tempo. Sulla parete sud, è raffigurato il mito dell’eterna giovinezza, la fontana sormontata dal dio Amore.
Forse pochi sanno che il Salone delle Grottesche custodisce anche un segreto. Nella sala vi è un arazzo che nessun studioso è mai riuscito a decifrare. Sul soffitto del salone, voluto nel 1560 da Michele Antonio della Manta, è raffigurato il Carro infuocato del profeta Elia. A fianco, in un ovale, vi sono tre putti; dalla parte opposta, sempre in un ovale, è ritratto un mappamondo con la scritta "SPIRITUS INTUS ALIT" (lo spirito alita dentro). Ed ecco l’enigma irrisolto: su di esso sono infatti rappresentati l' Europa, l' America e l' Antartide. Fin qui tutto bene, se non fosse che l’Antartide sarebbe stato scoperto circa duecento anni dopo…