Ingredienti
Macinate la carne e spellate la salsiccia. Unite la mollica di pane bagnata nel brodo e strizzata, il parmigiano, le uova e un trito di cipolla, aglio, prezzemolo, salvia e rosmarino. Salate, pepate, profumate con noce moscata e mescolate bene.
Ripulite, fiammeggiate e lavate accuratamente il cappone, cospargetelo internamente di sale e farcitelo con l'impasto che avete preparato. Cucite l'apertura con filo da cucina e ponete il volatile in una teglia non troppo grande; salate e irrorate con qualche cucchiaio di olio e con burro fuso.
Infornate a 180°C e cuocete per due ore, rigirando il cappone di tanto in tanto (attenzione però a non bucare la pelle con i rebbi della forchetta) e bagnandolo con un po' di vino bianco.
Quando sarà cotto e ben dorato, toglietelo dal forno, tagliatelo a pezzi e servitelo affettato come se fosse un salame e irrorato con il fondo di cottura.
Sulla tavola di Natale trionfava un tempo il cappone, sinonimo di cibo raffinato per golosi buongustai, dalla carne di qualità superiore, resa gustosa e morbida dall'ingrasso forzato. Il centro principale di allevamento è Morozzo, dove si è mantenuta - dando impulso all'istituzione di un Presidio Slow Food - la consuetudine di castrare i galletti, senza ricorrere a prodotti chimici, e dove a dicembre si tiene un'apposita fiera.