Tra il 1870 ed il 1875, nel centro di Torino, aprì la liquoreria “Principe Umberto”, che venne successivamente rilevata da Ernesto e Pietro Platti. I due fratelli la rinominarono “Caffè Platti” e la trasformarono in quella che sarà poi destinata a diventare un’istituzione torinese, un punto di riferimento sociale e culturale per tutto il corso del ‘900.
Gli interni lussuosi, con il ricercato arredo Luigi XVI della ditta Valabrega, sono caratterizzati da lampadari originali, soffitti a stucchi di disegno barocco e tinte pastello, decorazioni dorate, un banco bar in legno intarsiato anni Venti e grandi specchi incorniciati. Al piano superiore, comunicanti tra di loro, le tre prestigiose sale ristorante ed eventi.
Veniva a leggere Luigi Einaudi, secondo presidente della Repubblica Italiana; a scrivere Cesare Pavese, che incontrava l’editore Giulio Einaudi. Sostavano i fondatori della Fiat e della Lavazza, Luigi Lavazza ed il Senator Agnelli.
Qui si può trovare la migliore espressione dell’arte piemontese del cioccolato. Famosa tra i torinesi è la colazione: i croissant, i lievitati, la pasticceria fresca e secca e le torte sono di produzione artigianale.