Intorno alla metà del 1800, Giovanni Piacenza decise di provare a trasformare una spoglia collina della provincia di Biella in un parco ispirandosi ai giardini inglesi del 1700.
Il suo progettò riuscì magnificamente, e oggi il parco, uno dei più celebri per la ricchezza di alberi secolari e monumentali, si chiama Burcina.
Oltre agli innumerevoli faggi, querce, larici e alla bellissima conca dei rododendri (che fioriscono a fine maggio regalando scenari mozzafiato) si trovano cinque magnifiche e altissime sequoie sempervirensmesse a dimora nel 1848 da Felice Piacenza per celebrare la promulgazione dello Statuto Albertino. Queste sequoie furono le prime della specie a essere introdotte per la prima volta in Italia.
La loro circonferenza varia dai 4.2 ai 5.8 m, mentre le loro altezze variano da 35 a 46 m.
Il parco sulla collina è una tappa quasi obbligatoria per chi ama la natura.
La sequoia sempreverde è originaria della costa occidentale dell’America settentrionale dove cresce spontanea fino a raggiungere i 110 m di altezza mentre in Europa dove è stata introdotta come specie ornamentale intorno alla metà dell’800 raramente supera i 25-30 m. La specie rappresenta un relitto della vegetazione preistorica.
La sequoia sempreverde è uno degli alberi più alti del mondo.
L’albero ha un aspetto stretto e colonnare con rami che tendono a crescere orizzontalmente al terreno. Il legno è leggero, tenero, fibroso di color bruno-rossastro e la corteccia si presenta molto spessa.