Centoventi ettari sono tanti, sono un mare, un mare di riso. Pochi lo sanno, ma nella strada Provinciale n. 590 della Val Cerrina, a San Raffaele Cimena, tra Galleani e la Siberia si trova una delle poche, se non l'unica, risaia torinese: la risaia dei Pochettino, un mondo che non ci si aspetterebbe di trovare.
Questo pezzo di paradiso un tempo era la tenuta del Conte Paolo Thaon di Revel (Torino 1859 - Roma 1948) che fu capo di Stato Maggiore della Marina e comandante in capo delle forze navali mobilitate nel febbraio 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, e che mantenne quegli incarichi fino alla fine del conflitto quando Vittorio Emanuele III gli conferì il titolo di Duca del Mare.
Poi negli anni '60 la famiglia Pochettino, guidata dal signor Giuseppe, compra dei terreni del Conte. Giovanni è un contadino come, prima di lui, suo padre e anche lui allevava del bestiame, fino a quando il morbo della mucca pazza gli cambia la vita. Così Giovanni abbandona l'allevamento e decide di coltivare il riso. Perché qui il sole bacia in fronte la terra e il riso cresce bene, coccolato dal Po e accudito dalla collina che trattiene l'aria calda.
La temperatura in estate arriva anche a 40 - 45 gradi, una manna per una pianta tropicale come il riso che ha bisogno di un clima costante. Poi c'è la terra ricca del Po, molto simile a quella che dà il miglior Carnaroli del Pavese, terreni sciolti e un ricambio d'acqua continuo.
Testo e foto tratti dallo speciale "Parchi da gustare" @piemonteparchi
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