La formaggetta delle Capanne è il prodotto che meglio rappresenta le attività agricole del territorio del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, un tempo molto più diffuse su tutto l’Appennino Piemontese. Viene prodotta unicamente dall’azienda agricola di cascina Saliera di Capannette, una piccola borgata dove le cascine in pietra, i prati da sfalcio, i campi coltivati e le vacche al pascolo nove mesi l’anno, riportano alla mente il mondo contadino tradizionale delle nostre montagne.
La formaggetta viene prodotta con latte crudo vaccino e può esser consumata fresca o stagionata. Fresca si presenta in forme rotonde da 500 g di colore bianco latte con pasta morbida e gusto delicato. Stagionata ha un colore giallo paglierino, pasta compatta e sapore lievemente erbaceo.
Un formaggio che le mani sapienti di Sandra Sciutto e Giuliano Montaldo, i titolari dell’azienda, producono secondo la ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione, nel caseificio familiare.
Un esempio di come la montagna, grazie alla tenacia, alla passione e all’attaccamento alla propria terra, possa rispondere positivamente alla attuale crisi del mondo rurale.
La preparazione e le degustazione della formaggetta delle Capanne
Il latte fresco appena munto viene scaldato ad una temperatura variabile tra i 36 e i 37 gradi. Aggiunto il caglio lo si lascia in lavorazione per circa un’ora, quindi si rompe la cagliata fine. Separata dalla cagliata l’impasto, si mette quest’ultimo nelle forme cilindriche. Infine, dopo circa un’ora, si gira il formaggio e si aggiunge sale in superficie.
Il modo migliore per assaporare la formaggetta delle Capanne è con il miele o con le confetture locali.
Testo e foto tratti dallo speciale "Parchi da gustare" @piemonteparchi @tonifarina
Per approfondimenti: http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/component/k2/item/5371-parchi...