Il 10 agosto 1275 le milizie di Asti, che da tempo assediavano la città di Alba, ingannarono la lunga attesa per correre il Palio anche sotto le mura della città nemica. Ce lo racconta il cronista astese Guglielmo Ventura, aggiungendo che i suoi concittadini solevano affrontarsi in quella tumultuosa corsa a cavallo per onorare San Secondo, patrono della città.
Ancora oggi, lungo il circuito della trapezoidale piazza Alfieri, in presenza di circa 12.000 spettatori, ogni prima domenica di settembre si affrontano ventuno purosangue in rappresentanza di altrettanti rioni cittadini e comuni della Provincia. I fantini montano “a pelo”, con il solo ausilio di filetto e redini, e misurano le loro doti di destrezza e abilità in una gara entusiasmante, senza esclusione di colpi, animata dalle variopinte “tifoserie” di ogni borgo. Tre batterie e una finale a nove cavalli per conquistare l’ambito Palio, drappo di velluto cremisino con l’effige di San Secondo.