Il controllo dei Valdesi e necessità di difesa di un territorio fiancheggiato dai domini francesi in Val Chisone e in Valle Po determina la nuova fortificazione, nel 1560, del castrum medievale dei signori di Luserna, smantellato dai francesi nel 1549. Il sito, fu disarmato e demolito dai francesi del Lesdiguierès nel 1593, ma il sito fu nuovamente fortificato nel 1655, nel corso delle persecuzioni di Carlo Emanuele II contro i Valdesi.
Il forte era a pianta pentagonale, con cinque piccoli bastioni ai vertici, con fossato e, all’interno, i fabbricati di servizio consistenti in due quartieri, la sede del comando, la cisterna e la cappella.
La definitiva dismissione del forte avviene durante la guerra della Lega di Augusta. Nel 1690, infatti, i sabaudi, attaccati dai francesi, dopo aver minato parte del forte ripiegarono nel più sicuro forte S. Michele. I francesi, prima di ritirarsi su Pinerolo, effettuarono altre demolizioni con le mine, senza determinare tuttavia la completa scomparsa dell’opera, i cui resti sono ampiamente aprezzabili.