La sua “carta d’identità” parla chiaro: grazie ai 4.559 metri della Punta Gnifetti sul massiccio del Monte Rosa, ci troviamo nel parco più alto d’Europa. L’ambiente, dunque, è quello caratteristico dell’alta montagna: una flora alpina molto ricca, maestosi ghiacciai, vasti boschi di conifere. E poi gli animali che abitano l’area protetta: stambecchi, camosci, caprioli e aquile. In corrispondenza del restringimento della valle ad Alagna, salendo verso il Centro Visita del Parco dell’Alpe Fum Bitz, ci si imbatte nelle “Caldaie del Sesia”: profonde e suggestive formazioni scavate dal fiume nel corso dei millenni. Incisioni rupestri testimoniano la presenza umana nella valle fin dall’antichità. Ma a segnare in profondità la cultura e la fisionomia dell’area sono stati soprattutto i Walser. Si tratta di un antico popolo di origine germanica proveniente dalla vicina Svizzera che, nel corso del secolo XIII, si è insediato nelle zone di Macugnaga e dell’alta Valsesia.
A causa delle caratteristiche climatiche di alta montagna il parco è accessibile solo durante alcuni mesi dell’anno: in genere tra la tarda primavera e la fine dell’autunno.
Tra gli itinerari più interessanti, e tra i pochi del suo genere presenti in Italia, segnaliamo ad Alagna il Sentiero Glaciologico allestito di fronte al ghiacciaio del Monte Rosa. In due ore appena e con un livello di difficoltà alla portata di tutti, permette di scoprire la storia dei ghiacciai della zona grazie alla guida di una serie di tabelloni illustrativi.
Fra i centri visita, invece, meritano di essere conosciuti il Museo naturalistico di Carcoforo realizzato di recente all’interno di un immobile storico ristrutturato (una casa walser in legno). La struttura è dedicata agli ambienti naturali, alle specie animali e vegetali più rappresentative del parco.
E poi ad Alagna, a quota 1600 sull’Alpe Fum Bitz, ecco – accanto al centro visita - l’Orto botanico con l’esposizione delle principali essenze vegetali dell’area protetta.
Infine non si può davvero trascurare il piccolo centro visita di Roj a Fobello dedicato attività pastorali, alle vecchie tecniche agricole e di lavorazione del latte. Non solo spazi espositivi. A disposizione degli escursionisti c’è, infatti, anche un caseificio in cui vengono commercializzati i prodotti del luogo. Il Parco da parte del Sesia-Val Grande Geopark UNESCO.
