La chiesa è una delle più antiche della città, con fondazione altomedievale e continuità della dedicazione; dal 1271 la cura è affidata ai frati Ospitalieri di Sant’Antonio, che la cederanno Barnabiti, giunti a Torino nel 1606 su sollecitazione del duca Carlo Emanuele I, per assumere ruoli di istruzione. La chiesa è quanto rimane visitabile del convento e collegio dei medesimi, cui si associavano anche delle case d’affitto sulla via. La facciata seicentesca della chiesa è stata ampiamente integrata nel corso del secolo successivo, in concomitanza con l’allargamento dell’antistante sagrato e la sopraelevazione del campanile. Notevoli gli interventi tardo ottocenteschi all’interno, comprensivi delle edicole, del ciborio, del coro e del pulpito.