Posta nell’isolato di San Callisto, acquistato dai Carmelitani nel 1718 (a seguito dello spostamento dalla prima sede presso Santa Maria di Piazza), la chiesa è edificata su progetto di Filippo Juvarra, che riceve diretta committenza dal vescovo Francesco di Gattinara, configurandosi come elemento di spicco del nuovo asse rettore (via del Carmine) di collegamento tra la piazza Susina (ora Savoia) e la nuova porta occidentale della città. I lavori, iniziati nel 1732, sono conclusi pochi anni dopo, lasciando tuttavia incompiuta la facciata, che sarà realizzata solo nel 1871. Straordinariamente innovativa la struttura delle cappelle laterali, sormontate da camere di luce, che inondano di luminosità la navata centrale, secondo una acquisizione totalmente juvarriana. Nell'abside, pregevole la pala d’altare raffigurante la “Madonna del Carmine e il beato Amedeo di Savoia”, di Claudio Francesco Beaumont.
Orario
Lunedì-sabato 07.30-11.30, 15.30-19.15; domenica 09.00-12.30.