La Grotta dei Dossi, situata nel Comune di Villanova di Mondovì sul pendio del Monte Calvario, è di origine carsica, il suo sviluppo complessivo è di 910 metri per un dislivello di 21.
E’ stata la prima grotta in Provincia di Cuneo ad essere scoperta nel 1797 da un ignoto cacciatore e fu anche la prima grotta d’Italia ad essere illuminata a luce elettrica con trenta lampade Edison.
Per visitarla giunsero a Mondovì giornalisti delle maggiori testate nazionali ed estere che fecero ampi servizi sulle sue meraviglie. L’interesse turistico che si creò fu fortissimo: si organizzarono da Mondovì viaggi in carrozza con visite guidate e anche con pranzo e visita pomeridiana al santuario di Santa Lucia.
Molto visitata nell’800 è poi stata chiusa per un lungo periodo di tempo. Ora a distanza di due secoli, questo gioiello è tornato a nuova vita grazie alla sapiente sistemazione di fasci di luce che esaltano la bellezza delle concrezioni e fanno emergere in tutto il loro splendore, discreto e solenne, aspetti finora sconosciuti di questo labirinto sotterraneo.
Si presenta come una spettacolare successione di corridoi e sale decorate con concrezioni policrome dalle sfumature più incredibili che ne fanno una delle grotte più colorate d’Italia.
Dalla “Galleria Moresca”, si passa alla “Barca di Caronte” evocatrice di suggestive immagini mitologiche, quindi al “Salone del Lago” dalle acque azzurrine, ai “Bagni di Venere” di bianchezza marmorea, il “Salottino Gotico” a volta cuspidale, la galleria definita “Albo dei Visitatori”, la “Sala del Bacino”, la “Sala dei Tendaggi”, la “Gran Sala del Cigno”, l’”Anticamera dell’inferno”, la “Grotta dei Pipistrelli”, la “Sala degli Arazzi”, la “Sala del Buon Genio”. Questi sono solo alcuni degli ambienti in cui si snoda un percorso variegato e coinvolgente immerso in una magica atmosfera.
La temperatura interna è costante e si aggira sugli 8-9 gradi.