Le Sequoie del Parco Burcina appaiono ancora vigorose e dotate di chiome regolari, folte e imponenti. La messa a dimora di questi magnifici soggetti di Sequoia sempervirens risale, come si racconta, al 1848, su iniziativa di Giovanni Piacenza (1811-1883), che volle così celebrare la promulgazione dello Statuto Albertino. Poiché tale specie venne introdotta in Europa dalla California intorno al 1840, gli esemplari della Burcina furono sicuramente tra i primi piantati in Italia. L'intero Parco, posizionato a nord - ovest di Biella, su un'area collinare che deriva il proprio nome dal termine dialettale "bru" – calluna, sorse grazie a questo benemerito industriale laniero biellese e importante uomo politico locale che, ancor giovane, cominciò ad acquistare terreni in zona, creando le prime infrastrutture e i primi rimboschimenti, con specie autoctone ed esotiche. Tali interventi valsero al Piacenza le lodi di Quintino Sella in una seduta del parlamento del 1868 (Furno et al., 1996). Lo sviluppo del parco, così come si presenta allo stato attuale, fu opera del figlio Felice (1843-1938), che ideò e realizzò la rinomata collezione di rododendri e il viale dei liriodendri.
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Le Sequoie del Parco Regionale della Burcina
Quota
605m
Specie scientifica
Sequoia sempervirens Endl.
Specie volgare
Sequoia sempreverde
Circonferenza
600cm
Altezza
45m
Classe età
100-200 anni
Età presunta
150 anni
Accesso
Libero
Proprieta
Regionale