Il violino, il più magico degli sturmenti, è il protagonista di questa mostra immersiva che collega il compositore e violisita piemontese Giovanni Battista Viotti (1755 - 1824) al più grande costruttore di strumenti ad arco della storia, Antonio Stradivari (1644-1737).
Viotti, di cui ricorrono i 200 anni dalla morte, è stato fra i massimi esecutori e creatori di musica violinistica del suo tempo, ammirato da colleghi come Mozart, Haydn e Brahms: considerato l'inventore dell'arco moderno, questo autore ha lasciato in particolare nei Concerti per violino e orchestra creazioni piene di passione e lirismo, che fanno da ponte fra il Classicismo e il nascente Romanticismo europeo.
Viotti stesso fu un grande estimatore e collezionista di violini di Stradivari: ne possedeva ben 12.
L'allestimento immersivo e hi-tech della mostra, realizzato da Heritage in una splendida architettura gotica del secolo XIII, comprende:.
- l’esperienza multimediale narrativa: dialoghi, monologhi drammatizzati, voce narrante (con la partecipazione dell’attore Pierpaolo Spollon), video, musiche, esperienze immersive e interattive;
- il "caveau" in cui brillano preziosissimi violini Stradivari originali appartenuti a Viotti, esposti con apertura giornaliera dal 13 aprile al 5 maggio e dal venerdì alla domenica dal 6 maggio al 2 giugno;
- nella Cappella Pettenati annessa alla chiesa di S. Marco (all’esterno della struttura di Arca) liutai e archettai animano una bottega di liutaio fedelmente ricostruita.
A fianco della mostra, numerosi eventi collaterali fra cui spettacoli teatrali, rievocazioni storiche, conferenze, workshop, presentazioni, creazioni di gastronomia, visite ai luoghi viottiani e addirittura concerti per uno spettatore solo: fra gli eventi spicca il XXVI Viotti Festival presso il Teatro Civico di Vercelli, con la partecipazione di solisti di fama internazionale che si esibiscono con preziosi strumenti, di fattura Stradivari e Guarneri, ed eseguono almeno un’opera di Viotti.
"Viotti e Stradivari. La ricerca della perfezione" è presentato da Città di Vercelli, Fondazione CRV e Camerata Ducale.