Le sale del seicentesco Palazzo Salmatoris ospitano la mostra in omaggio a un artista di eccezionale versatilità, amato da grandi e piccoli: Emanuele Luzzati, conosciuto anche come Lele Luzzati (Genova 1921-2007).
L'esposizione offre una panoramica dei molti settori in cui Luzzati si è espresso e delle diverse tecniche che ha utilizzato: in tutto il percorso dell'esposizione, s'impone il linguaggio diretto e fantasioso dell'artista, sempre riconoscibile.
Nella sezione di ceramica e scultura della mostra, sono raccolti dipinti su ceramica, pannelli e piatti, sculture ritagliate nel legno o plasmate con l’argilla, bassorilievi in cui la ceramica è ritagliata come fosse ottenuta con il traforo, vasi inutilizzabili come tali perché bucati con porte o finestre da cui si affacciano dei personaggi.
In una simile mostra non possono mancare i lavori di Luzzati per il teatro: le fantasiose scenografie, i bozzetti per i costumi dei personaggi disegnati a pastello o costruiti a collage, nonché i manifesti.
Il collage, in abbinamento coi pastelli a cera, ritorna nelle illustrazioni di libri, spesso destinati a giovanissimi lettori.
Le figure spesso fiabesche del mondo di Luzzati si incontrano anche nei lavori grafici in mostra: queste stampe, realizzate con la tecnica dell’acquaforte, hanno come caratteristica la lastra non quadrata o rettangolare, ma ritagliata secondo il profilo del personaggio.
L'esposizione è a ingresso libero.