La cucina canavesana affonda le proprie radici in un passato lontano, una cucina povera, ma molto ricca di prodotti, dove la stagionalità diventa elemento predominante nella preparazione dei piatti proponendo saporite zuppe, piatti a base di funghi, castagne e cipolle, insaccati e formaggi tipici e una grande varietà di golosi dolcetti.
Venivano serviti durante i lunghi inverni piatti a base di cavoli e carne di maiale, accompagnati dai vini autoctoni. In estate i formaggi diventavano un pratico alimento e ancora oggi in Canavese si trovano le “tume“, tomini freschi e stagionati. Tra i formaggi pregiati e introvabili della tradizione alpina: il Civrin della Val Chiusella, il Salignun con le Miasse, la Toma ‘d Trausela, il Murtret di Quincinetto e tutte le tome degli alpeggi delle valli Orco e Soana.
Per i più ghiotti e durante i giorni di festa non mancava il Salam ‘d patata e i dolci dal sapore contadino: i torcetti di Agliè, i nocciolini di Chivasso, i canestrelli di Borgofranco, le paste ‘d melia.
A noi oggi sono arrivati anche molte varietà di verdure, ortaggi, legumi e farine, prodotti tipici ed esclusivi quali: la piattella di Cortereggio, il cavolo verza di Montalto, le cipolline di Ivrea, il pomodoro costoluto di Chivasso, il mais Pignoletto Rosso di Banchette,…l’ Ajucca, erba spontanea con la quale si prepara una prelibata zuppa a base di pane raffermo.
Tra i vini locali più conosciuti troviamo famosi Doc: l'Erbaluce, il Carema, il Canavese Rosso e il Passito di Caluso, la cui produzione ha modificato nei secoli il paesaggio rendendolo particolarmente suggestivo, grazie ai pilastri in pietra denominati Pilun.
Simbolo della cucina canavesana è la tofeja, il recipiente in terracotta di Castellamonte che le massaie portavano al forno del paese, dopo la cottura del pane, perché gli alimenti cuocessero mentre il forno si raffreddava. La tofeja è anche un piatto tipico del Canavese a base di fagioli e gustosi ingredienti come le cotiche di maiale.