Raschiate bene le cotenne e fiammeggiatele. Fiammeggiate anche i piedini e tagliateli in quattro. Lessate cotenne e piedini in acqua salata per un'ora e mezza.
Dopo averle mondate e lavate, scottate per qualche minuto in acqua bollente le foglie di verza (l'ortaggio darà il meglio di sé se raccolto dopo una brinata) e tenetele da parte.
Tagliate a dadini i sedani e le carote, tritate la cipolla, l'aglio, il rosmarino e trasferite il tutto, con le costine, in una capace teglia da forno. Mettete in forno caldissimo sino a quando le costine sfrigoleranno. A questo punto scolate il grasso in eccesso, bagnate con il vino e quando questo sarà evaporato aggiungete tutti gli altri ingredienti meno le verze.
Aggiustate di sale e pepe e lasciate sul fuoco per un'ora, poi unite le verze e portate a cottura rimestando sovente. Se troppo asciutto, allungate con un po' d'acqua.
Detta in italiano bottaggio di maiale - ma si può fare anche con l'anatra o con l'oca -, la casoeûla o cazzoeula (casseruola in dialetto) nasce, in Lombardia e nelle confinanti aree novaresi, come piatto povero, oggi un po' osteggiato perché ritenuto troppo pesante: nel tentativo di contenerne l'apporto calorico, ai nostri giorni si usano carni di maiali "magrelli", piccoli e meno grassi. Questa versione comprende tutti gli ingredienti - compresi i salamitt di verz - e gli accorgimenti della tradizione, discostandosene solo per la cottura parzialmente in forno e per l'assenza di soffritto. È un piatto completo, da gustare in pieno inverno con una fumante polenta gialla.
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COSOEULA
Tempo di preparazione
4 ore
Dosi
6 persone
Tipologia ricetta
Secondi