“… Mi ero spinto sino a uno dei luoghi leggendari della Torino di allora. Vestito da gesuita mi recavo al Caffè Al Bicerin, vicino alla Consolata, a prendere quel bicchiere odoroso di latte, cacao, caffè e altri aromi. Non sapevo ancora che del Bicerin avrebbe scritto persino Alexandre Dumas qualche anno dopo…” (Umberto Eco, Il Cimitero di Praga, Bompiani 2010).
Si ritiene che l’origine del Bicerin, letteralmente bicchierino, sia da attribuirsi allo storico locale torinese Caffè Al Bicerin (del 1763) situato in Piazza della Consolata, che da allora ne porta il nome e ne conserva gelosamente la tradizionale ricetta.
Si tratta, infatti, di una storica bevanda calda e analcolica tipica di Torino, evoluzione della settecentesca "bavarèisa", gustosa bevanda servita in grandi bicchieri tondeggianti, composta da una mescolanza di caffè, cioccolato e crema di latte dolce, dolcificata con sciroppo.
Inizialmente i tre ingredienti venivano serviti separati, ma erano previste anche tre varianti: pur e fiur (l’odierno cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), ’n poc ’d tut (ovvero un pò di tutto), con tutti e tre gli ingredienti miscelati. È stata poi quest’ultima formula a prevalere su tutte le altre.
Una curiosità, la bevanda veniva sempre accompagnata da dei "bagnati", biscotti artigianali di quattordici forme diverse.