Ad Asti è d’obbligo una tappa alla sfiziosa ed elegante Pasticceria Giordanino, situata in Corso Alfieri, nel cuore cittadino, dove sono nate le due torte tipiche della città: la Polentina delle tre Mandorle e la Torta del Palio.
Il negozio venne aperto nel 1912 da Giuseppe Giordanino, che rimase l’unico proprietario fino ai primi anni ‘80, quando venne sostituito da Nello Maggiora.
Oggi la bottega conserva ancora l’atmosfera di un tempo, gli arredi originali in stile liberty accolgono i clienti in una girandola di prelibatezze.
Prodotti tipici della città si alternano a torte e pasticcini dai mille gusti, un vasto assortimento di pralines e pasticceria secca da soddisfare ogni palato.
LA POLENTINA DELLE TRE MANDORLE
E’ la più antica e originale specialità dolciaria di Asti. Creata nel 1928 dalle sapienti mani del maestro pasticcere Giordanino. Deve il suo successo al giusto mix di ingredienti semplici e di prima qualità: uova, zucchero, farina, burro, mandorle, maraschino, uvetta sultanina.
Si sostituisce dalle omonime specialità diffuse in Piemonte, come la Polenta Dolce Biellese, per la sostituzione della farina di mais con un mix di farine di frumento e mandorle, con cui si impasta un dolce soffice, che richiama il Pan di Spagna, inzuppato di liquore al Maraschino, arricchito da uvetta e guarnito con granella di mandorle.
TORTA DEL PALIO
Dieci anni dopo la Polentina, nel 1938, il maestro pasticcere Giordanino diede vita a un altro dolce, la torta del Palio. Il cuoco si lasciò ispirare da un dolce che le massaie anticamente preparavano in occasione della celebre Corsa del Palio di Asti, fin dal 1275, e il risultato fu una morbida pasta margherita aromatizzata al liquore Amaretto e ricoperta di cioccolato.
Anche questa torta viene arricchita con liquore Luxardo e ricoperta di pepite di cioccolato fondente purissimo.
TORTA CABIRIA
Un’altra specialità è la Torta Cabiria, con cioccolato fondente, arancia candita e mandorle pralinate, evoca il titolo del primo film muti girato in Italia, Cabiria, diretto dall’astigiano Giovanni Pastrone.