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LA LEGGENDA DI CECILIA E ROLDANO DI CARAGLIO

A Caraglio, ridente comune in provincia di Cuneo, si narra che nell’inverno del 1198 due giovani innamorati, Cecilia e Roldano, vennero intercettati dal despota locale, il Douzu, poiché quest’ultimo attratto dalla fanciulla pretendeva da lei la “Jus primae noctis”, diffusa usanza medievale, che consisteva al diritto della prima notte il giorno delle nozze.

Cecilia apparentemente decise di incontrare il persecutore, ma quando una notte lui entrò nella sua camera lo uccise con uno stiletto nascosto tra i lunghi capelli.

L’urlo di morte che si levò dal castello provocò la scintilla della rivolta capeggiata dal fidanzato di cecilia Roldano.

Un’armata di popolani, stanchi delle angherie subite dai tiranni locali, si mise allora in marcia verso Caraglio. Quei giovani eroi combatterono per dare un futuro migliore alle loro genti e posero le basi per la nascita di una grande città libera, che sarebbe diventata l'odierna Cuneo.

Le loro gesta rimasero impresse nella memoria tanto da diventare le figure principali del carnevale, mentre il Dusu divenne, il simbolo del male e quindi il “cicio” (pupazzo) da bruciare.

Di quel tempo rimangono, sulla collina di Caraglio, alcuni resti delle mura del castello e la torre del tiranno e nel borgo antico rimane una suggestiva finestra, dove Cecilia si affacciava per conversare con il suo amato Roldano.

Indirizzo 
12023 Caraglio CN
Italy