Ci sono prodotti che potrebbero diventare parte del patrimonio di sapori che compongo l'offerta enogastronomica delle aree protette piemontesi, offrendo maggior visibilità ai produttori e valorizzando il paesaggio rurale dei pascoli arborati.
Come per esempio la robiola di Roccaverano, formaggio DOP ottenuto dal latte di capra lavorato a crudo delle razze Roccaverano e Camosciata Alpina. Dalla forma cilindrica a facce piane e orlate a pasta cruda, senza crosta, color biancolatte richiede un’ardua lavorazione vista l’eccessiva pendenza dei suoi pascoli, ma non si è mai scoraggiata Ghione Franca, proprietaria tra le più antiche del territorio astigiano, che ancor oggi produce questo formaggio con passione, gran cura e dedizione.
Testo e foto tratti dallo speciale "Parchi da gustare" @piemonteparchi
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