L’origine del Carnevale santhiatese è molto antica. Esiste un documento che ne attesta l’esistenza nel 1430 quando un gruppo di giovani vennero condannati a pagare 25 soldi per aver condotto in chiesa, durate le feste di Carnevale, “con la massima solennità, un asino ricoperto con abiti sacerdotali”.
Con l’avvento del Ducato sabaudo e degli Statuti cittadini, vennero introdotti vincoli per attenuare gli eccessi del “rovesciamento delle abitudini” tipico del periodo di Carnevale.
Si ricorda questa circostanza come esempio del fatto che a Santhià il Carnevale, con le sue tradizioni e i suoi eccessi, era già allora un’abitudine consolidata. Del resto, su un documento del 1893, in possesso della Pro Loco, si legge che quell’anno si festeggiava l’ottavo centenario dell’Antica Società Fagiuolesca, il che permetterebbe di retrodatarne l’esistenza ad almeno il 1093.