Illusionista, prestigiatore, veggente, medium, Gustavo Rol è uno dei personaggi torinesi più controversi del secolo scorso. Si narra che le sue capacità spaziassero dalla “visione a distanza” ai “viaggi nel tempo”, dalla “veggenza selettiva” alla capacità di visione dell’interno del corpo umano. In molti testimoniano che fosse in grado di agire dinamicamente sulla materia, spostando a distanza oggetti di qualsiasi genere o materializzandoli e smaterializzandoli, che sapesse prevedere gli eventi futuri, conoscere il passato, leggere nel pensiero, guarire a distanza persone ammalate, trovarsi in due luoghi differenti nello stesso momento e molto altro.
Rol, da parte sua, rifiutò sempre ogni definizione: Io non mi ritengo dotato di qualità paranormali od almeno di prerogative che possano farmi includere nei soggetti che offrono motivo di studio. Nè posso affermare di aver avuto particolari contatti con il paranormale, dal momento che tutta la mia vita si è sempre svolta in una naturale atmosfera di costanti “possibilità”…. Tra i tanti prodigi, pare perfino che, durante la seconda guerra mondiale, riuscì a ottenere da un comandante nazista la grazia per un gruppo di partigiani sostenendo che leggeva nei loro occhi l’innocenza. Nel corso della sua vita (1903-1994), Rol incontrò grandi personaggi della storia del Novecento: Einstein, Fermi, Fellini, De Gaulle, D’Annunzio, Mussolini, Reagan, Pio XII, Cocteau, Dalì, Agnelli, Einaudi, Kennedy e tanti altri ancora.