Nel 1475 ebbe inizio la realizzazione del “Buco di Viso”, oggi grande attrazione turistico - culturale al confine tra il Piemonte, zona del Cuneese, e la Francia, ma ai tempi di Ludovico II Marchese di Saluzzo rappresentava lo sbocco al mare per le valli del Sud del Piemonte e agevolava il commercio dell’oro bianco, il sale.
Si apriva una nuova via di scambio che avrebbe vissuto nel corso dei secoli, nonostante le innumerevoli chiuse e riaperture per frane e smottamenti: nasceva la rinomata “Via del Sale”. La galleria, lunga oltre 75 m e alta 2, fu costruita per permettere un passaggio più agevole alle carovane. Intorno al 1900 gli scambi commerciali con la Francia diminuirono notevolmente e con essi la manutenzione del traforo che visse periodi di forte abbandono fino al 2014 quando iniziò un’opera di ripristino sul lato Francese riportandola agli sfarzi di un tempo. Oggi è percorribile a piedi durante la stagione estiva e con condizioni meteo clementi.