La comparsa dell’uomo in Piemonte risale al Paleolitico inferiore, circa 200.000 anni fa, nel periodo in cui i suoi antenati si spinsero fino ai piedi delle Alpi.
I luoghi in cui si sono ritrovate delle tracce (pietre scheggiate dalla mano dell’uomo per farne armi o attrezzi), sono la pianura a ridosso del Po, il costone di Montarolo presso Trino Vercellese. Qui, nell’arco di decine di migliaia di anni, gruppi di cacciatori nomadi si fermarono più volte a bivaccare in cerca di nuove prede per sfamarsi: elefanti, mammut, rinoceronti, marmotte (che in quel periodo vivevano anche in pianura visto il clima rigido a differenza di quello attuale).
100.000 anni dopo, durante l’ultimo periodo glaciale, compaiono invece le prime tracce dell’Homo sapiens, che da Trino si sposta verso la Val Sesia. Proprio qui venne ritrovato il cranio di un uomo di Neanderthal, probabilmente sepolto lì dai compagni: uno dei pochi ritrovamenti di tutta l’Italia settentrionale.