I faggi sono alberi imponenti e poco longevi (vivono circa 150/200 anni), che hanno bisogno di grandi spazi per crescere. Di solito si sviluppano in montagna attorno agli 800 metri di altezza; eppure, nei villaggi di fondovalle del Toce in Val d’Ossola non è raro trovare dei grandi faggi monumentali.
Come mai questi alberi sono cresciute anche a quote relativamente pianeggianti?
Per spiegare questo fenomeno bisogna risalire nel mondo rurale ad almeno un secolo fa, quando i contadini utilizzavano ancora gli alberi, in questo caso i faggi, non solo come legna da ardere ma anche e soprattutto per le sue foglie.
Le foglie secche, chiamate in lingua walser ”Blètar”, che cadevano in autunno, infatti, servivano sia per asciugare le stalle, sia per realizzare dei grossi sacchi che venivano utilizzati come materassi su cui riposare.
Le foglie venivano raccolte asciutte e poi conservate nei magazzini fino al loro impiego.