Completata la costruzione della Cittadella, nel 1572 è dato avvio al progetto, poi non completato, di dotarne i tre bastioni rivolti verso alla campagna di difese esterne nella forma di complesse casamatte. L’unica realizzata fu progettata da Ferrante Vitelli di fronte al vertice del bastione San Lazzaro, conclusa nel 1574.
Il fronte esterno, di circa m. 140 di sviluppo e di m. 2,80 di spessore, era a pianta trilobata e dotato nella fondazione di una galleria di contromina per la difesa sotterranea. L’interno dell’opera era formato da due lunghi ambienti sovrapposti, coperti con volta a botte, traforati da feritoie per la difesa del fondo e del ciglio dell’avanfosso. Cinque cannoniere aperte nel fronte di gola erano preposte, con tiro rovescio, alla difesa del fossato principale ai piedi del bastione S. Lazzaro. Alcuni pozzi, praticati nel cortile interno, garantivano il ricambio rapido dell’aria e un minimo di illuminazione. Un’ampia galleria costituiva la comunicazione con la cittadella, mentre i diversi livelli interni erano collegati da scale in muratura.
L’opera, parzialmente demolita nella seconda metà del XIX secolo e riempita di terra, è stata in buona parte recuperata e restaurata a cura del Museo Civico Pietro Micca e dell’omonima Associazione fra il 1976 e il 2014.
