Alla fine del XVI secolo le vetuste fortificazioni urbane segusine risultavano ormai del tutto inadeguate a sostenere un assedio e, inoltre, la possibilità di un loro adeguamento risultava vanificata dalla natura del sito, dominato dalle alture circostanti.
Per tale ragione un nuovo impianto fortificato, in posizione di dominio dell’abitato e di controllo della strada del Moncenisio, fu impostato nel 1590 sull’altura delle Combe, sulla sponda opposta della Dora, dall’ingegnere milanese Gabrio Busca.
Il fronte principale era composto di due mezzi bastioni, difesi da un fossato, fra i quali si apriva la porta principale, difesa da un rivellino. La piazza interna, alle spalle di un secondo fronte, ospitava i fabbricati per il servizio della fortezza: il governo, magazzini, quartieri. Malgrado il positivo collaudo durante l’attacco del Lesdiguières nel 1593, la capacità difensiva dell’opera risultava fortemente limitata dal dominio esercitato dall’altura della Brunetta, come si vide, ad esempio, negli assedi del 1690 e del 1704.
Con l’edificazione del forte della Brunetta, a partire dal 1709, il vecchio forte cinquecentesco sarà integrato nel nuovo impianto, con il quale sarà infine demolito a seguito delle clausole della Pace di Parigi del 1796, alla fine della guerra delle Alpi.
