Il castello Falletti di Barolo è legato al nome dei marchesi Falletti, potente famiglia originaria di Alba, dei quali conserva lo stemma gentilizio abbinato a quello dei Colbert. Le sorti del castello sono state caratterizzate dalle attività filantropiche del marchese Tancredi e da moglie Giulia Colbert , francese della Vandea e diretta discendete del ministro delle finanze del Re Sole. Dopo lòa morte della marchesa , scelto come sede della Fondazione Opera Pia Barolo, è stato riadattato, dall’architetto Carlo Trocelli, per contenere nelle sue sale un collegio. Nella progettazione e realizzazione dei lavori, pur seguendo il gusto neomedievale del secondo Ottocento, Trocelli ha mantenuto un equilibrio tra la funzione che l’edificio si apprestava a svolgere e le strutture preesistenti. Il complesso, risalente al X secolo, presenta una struttura irregolare attorno ad un torrione quadrato.
La visita al Castello Falletti può cominciare dal piano nobile con l’ampia e luminosa Sala delle Quattro Stagioni che prende il nome dai quattro dipinti che sormontano le porte. Da questo spazio si accede alla Sala degli Stemmi, il cui soffitto è decorato con gli emblemi dei Falletti, alla stanza della Marchesa Colbert e, infine, alla stanza di Silvio Pellico dove le pareti- apparentemente rivestite di tessuto- sono in realtà dipinte con effetto trompe l’oeil. Da questo ambiente si accede alla Biblioteca dove l’autore di “Le mie prigioni” consultava gli oltre tremila volumi tutt’ora ben conservati. Il secondo piano ospita un Museo Etnografico-Enologico, mentre l´Enoteca Regionale del Barolo ha sede nelle cantine del castello. Dalla terrazza del castello si può godere un bellissimo panorama sulla bassa Langa punteggiata di vigneti.