Secondo una leggenda, il castello viene fondato nella seconda metà del X secolo da Dadone, padre di re Arduino. Il castello, la cui origine è ancora molto discussa, domina dall’alto di una rupe boscosa l’abitato di Valperga. Le fortificazioni del borgo, che risalgono al Trecento, periodo di massimo conflitto tra i Valperga e i conti di San Martino, sono rinnovate nel Cinquecento. Ma la struttura della fortezza cambia nel Seicento quando gli abitanti del borgo, messi in ginocchio dai conflitti e ridotti alla fame, si impossessano delle mura trasformando i fossati in campi da coltivare. E’ Cristina di Francia, l’inflessibile Madama Reale, a farne divieto e a ordinare ai suoi sudditi di ripristinare le mura. L’originario ricetto, parzialmente conservato, presenta al suo interno gli spazi un tempo utilizzati come magazzino per lo stoccaggio di scorte alimentari. Quando nella seconda metà del Settecento il barone Carlo Giuseppe Coardi di Carpeneto diventa proprietario della fortezza, fa costruire accanto al complesso originario, una nuova ala. Questo edificio, rimodellato a partire dal 1807, assume progressivamente l’aspetto di villa neoclassica ed è oggi una casa di riposo per anziani. Del nucleo più antico del castello rimane la torre a pianta rettangolare che costituisce l’ingresso e le torri a pianta circolare del corpo centrale.