In posizione collinare, a pochi chilometri da Torino, con una vista privilegiata sull’anfiteatro morenico e sulla pianura del Canavese si trova Borgomasino. Posto al confine tra i territori di Ivrea e Vercelli, Borgomasino presenta due castelli, edificati per ragioni difensive: il castrum vetus, nel centro abitato, e il castrum novum, in località Torrazza di cui restano solo alcuni ruderi. Gravemente danneggiato da un crollo nel 1818 il castello viene smembrato: un’area è data alle suore per farne un asilo, un’altra alla parrocchia di San Salvatore. Verso il 1870, per volontà di Luigi Valperga di Masino, l’antica struttura viene trasformata in villa residenziale su progetto dell’architetto Siniscalchi di Torino. Il castello rimane proprietà dei conti Valperga fino alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, quando viene acquistato e restaurato dagli attuali proprietari. Quello che oggi viene chiamato castello, è una grande e solida costruzione, solo una prte della quale è di aspetto “castellano”, cioè volta a ricordare le lontani origini della roccaforte. La maggior parte del complesso architettonico è infatti una villa ottocentesca, caratterizzata da ampi saloni con soffitti decorati, immersa in un curatissimo giardino. Elemento centrale della parte antica castellana è la torre, a pianta quadrata, sormontante con la su altezza il resto dell’edificio.