L'abbazia cistercense (fondata nel 1137 per volere dei marchesi di Saluzzo e Romagnano) è stata un importante punto di riferimento fino al Settecento. Semidiruta nel Seicento, è ricostruita nel 1680, per essere poi nuovamente in parte abbandonata; della fondazione originaria resta solo la chiesa (consacrata nel 1160), con facciata rifatta nel XVII secolo. L'interno ha impianto romanico, con qualche influsso gotico, in particolare nella ripartizione in tre navate rette da pilastri alternativamente a impianto cruciforme e ottagonale, riconoscibile nonostante le consistenti trasformazioni operate nel 1680, interventi che l’hanno dotata di pregevoli stucchi barocchi. Di pregio anche diverse tele seicentesche e il barocco coro ligneo intagliato e intarsiato del settore absidale. Sono visitabili la "cripta ritrovata" che contiene preziosi affreschi seicenteschi opera di Domenico Guidobono e il museo dell'abbazia con arredi, paramenti e oggetti legati alla storia del complesso religioso.