Apre a Torino, come parte del Salone Off 2025, la mostra fotografica “Radici in movimento. Sguardi di donne non più straniere”. Si tratta della celebrazione e del racconto delle autrici che nel tempo hanno partecipato al concorso letterario nazionale “Lingua Madre”, progetto permanente del Salone Internazionale del Libro e della Regione Piemonte ideato da Daniela Finocchi, accompagnato da 15 anni dal Premio Speciale dedicato alla fotografia in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. L’inaugurazione è prevista per venerdì 9 maggio alle 18:30 al Bookshop Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in via Modane 16 a Torino. L’esposizione sarà visitabile dal 10 al 18 maggio.
Sono oltre 10 mila le autrici che, negli anni, hanno preso parte con i loro racconti e fotografie al concorso Lingua Madre. Con la mostra, oltre che ricordare i vent’anni di Lingua Madre, si celebra la collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che festeggia quest’anno il suo trentesimo anniversario. L’inaugurazione del 9 maggio vuole essere un’ulteriore occasione per adottare una prospettiva di genere sulla migrazione, vissuta o reinterpretata, e coinvolgerà, infatti, oltre alle vincitrici delle venti edizioni del concorso, partner consolidati e rete che si è formata attorno ad esso. Speciale la location di via Modane, nata, come ricorda la presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, “come uno spazio dinamico, destinato alla promozione di attività nei diversi ambiti della cultura contemporanea, con lo scopo di promuovere e sostenere gli artisti e di avvicinare all’arte contemporanea un pubblico sempre più ampio, anche attraverso la collaborazione con altre istituzioni italiane e straniere”. Speciale, poi, l’atmosfera da SaloneOFF 2025.
Ecco le autrici e le fotografie esposte durante i giorni di “Radici in movimento. Sguardi di donne non più straniere”:
2011 – Rosa Elvira Celorio Campana (Ecuador), Imagenes de Paso
2012 – Simone Silva (Brasile), Vivere ovunque
2013 – Fatima Ameraouy (Marocco), Imma
2014 – Hamida El Bennaoui (Marocco), Terra
2015 – Slobodanka Ciric (Serbia), La rosa di carta
2016 – Luisa Fernanda Guevara (Colombia), Fascio di luce
2017 – Vilma Morillo Leòn (Venezuela), Il cammino della speranza
2018 – Madeleyn Eugenia Mendoza Màrquez (Colombia), Colombia-Italia; “Quando le culture si incontrano”
2019 – Bahar Heidarzade (Iran), Parlo con te
2020 – Nadia Kibout (Francia/Algeria), Ombre di memoria
2021 – Manijeh Moshtagh Khorasani (Iran), La donna e il campanile
2022 – Margarida De Oliveira Freitas (Brasile), Proiettarsi nel futuro con la propria esistenza
2023 – Sabrine Gourani (Marocco), Il deserto di Agafay
2024 – Man Azadam e Sonia Canu (Iran e Italia), Parole libere
2025 – Marta Valls (Spagna), Alina’s letter