Palazzo Cravetta, splendido esempio di dimora tardorinascimentale, ospita la mostra dedicata a uno dei migliori scultori piemontesi contemporanei, Elio Garis, che festeggia i quarant'anni di attività.
Nato a Vigone (Torino) nel 1954, Elio Garis si è fatto conoscere come artista dal 1975, alternando e unendo linguaggio figurativo e astratto: l'autore ha realizzato importanti commissioni di arte pubblica e anche notevoli opere di arte religiosa, che sanno porre in dialogo forme moderne e spazi storici; varia e sapiente è la sua attenzione per i diversi materiali. Fra le opere più recenti di Elio Garis, ricordiamo il monumento in memoria di Gianni Agnelli del 2024, nel Parco della Società Operaia di Villar Perosa (Torino).
La mostra si atricola in due sezioni.
La prima sezione, intitolata "Genesi dell'opera", crea un racconto visivo che porta lo spettatore dentro all’opera d'arte, dal concepimento fino alla definizione finale. Nelle sale della mostra, si sviluppa il racconto di quarant’anni d’arte di Elio Garis attraverso bozzetti, disegni preparatori e fotografie, dipinti, ceramiche, vetri, gessi, marmi, vetroresine, ferri e fusioni in metallo.
Di ammirevole intento didattico è la seconda sezione espositiva, intitolata "Genesi della mostra". Questa parte dell'esposizione è frutto del rapporto con gli studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione”. Alcuni docenti dell’Istituto interessati a sviluppare il progetto hanno, infatti, preso parte con gli allievi a incontri di avvicinamento all’opera di Elio Garis: da questi momenti di confronto, documentati da report fotografici, è scaturito un laboratorio d'idee che ha coinvolto i ragazzi esercitandone la creatività e lo spirito critico.
Mostra a cura di Marco Filippa, Progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savigliano. Ingresso libero.