La mostra propone una selezione di un centinaio di fotografie originali, perlopiù in bianco e nero, che in otto sezioni cronologiche ripercorrono la carriera di Robert Doisneau, straordinario interprete dell’arte fotografica del secolo scorso.
Il seicentesco Filatoio di Caraglio, che ospita l'esposizione, è uno dei più antichi setifici d’Europa, mirabile esempio delle origini dell'industria: anche per questa ambientazione, è particolarmente significativo l'allestimento di una serie inedita di fotografie di Doisneau, tratte dal reportage realizzato nel 1945 nella manifattura tessile di Aubusson; questa serie di scatti è parte dell’area tematica dedicata al progetto con cui Doisneau documentò l’evoluzione del mondo produttivo nella sua Francia del Secondo Dopoguerra, testimoniando l’attività nelle fabbriche e le condizioni lavorative di quegli anni.
L’itinerario di visita, aperto dal primo scatto realizzato a soli diciassette anni da Doisneau nel 1929, svela inoltre ai visitatori volti e luoghi delle periferie parigine, conducendo in quella dimensione particolarmente cara all'autore, che risiedeva nella banlieue di Montrouge: frammenti di vita quotidiana e gente di strada furono infatti il suo soggetto preferito, come in mostra evidenziano le foto nei bistrot, quelle di bambini che giocano o le scene dei momenti di festa e di innamorati, fra cui il celeberrimo scatto Baiser de l’hotel de ville.
“Robert Doisneau. Trame di vita” è un progetto della Fondazione Artea, realizzato in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau e il Comune di Caraglio, con la curatela di Gabriel Bauret.