Questa prestigiosa mostra presenta il percorso artistico di uno dei protagonisti della scena internazionale, il piemontese Giuseppe Penone, con oltre cento opere e una serie mai esposta prima in Italia.
Tema centrale della mostra è l'impronta, intesa come contatto diretto fra superfici differenti. Il tema dell'impronta si ritrova in tutto il lungo percorso della produzione di Penone, dall’opera Alpi Marittime del 1968, prima sperimentazione del contatto diretto tra corpo e bosco, fino alla serie Impronte di luce (2022 – 2023) che viene presentata per la prima volta in Italia proprio alla Fondazione Ferrero di Alba. La mostra albese spazia fra generi e tecniche diverse: dal disegno alla fotografia, dalla modellazione all’intaglio.
Dal percorso espositivo emerge la continua ricerca dell'artista, nato a Garessio nel 1947 e attivo a Torino: proprio a Torino, dal 1967, Penone aderì al movimento Arte povera con altri artisti dell'importanza di Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto.
Opere di Penone sono state esposte e sono tuttora presenti in diverse fra le maggiori istituzioni di arte contemporanea nel mondo. Per la sua carriera, l'autore nel 2014 è stato insignito del Premio Imperiale per la scultura, considerato come un riconoscimento analogo a ciò che è il Premio Nobel per altre discipline.
L'esposizione è cura di Jonas Storsve, illustre storico dell'arte e curatore, nonché esperto dell'opera di Penone.
Completa il progetto espositivo il catalogo illustrato edito da Skira, che riunisce le immagini di tutte le opere in mostra e vi affianca i saggi a firma dell'artista e del curatore, assieme ai contributi di Jean-Christophe Bailly, Olivier Cinqualbre, Carlo Ossola e Francesco Guzzetti, responsabile del coordinamento scientifico della mostra.
