Il Parco Naturale delle Alpi Marittime è stato creato nel 1995, in seguito alla fusione del Parco naturale dell’Argentera (istituito nel 1980) con la Riserva del Bosco e dei Laghi di Palanfré (istituita nel 1979). È nata così un’unica grande area protetta che, grazie anche a successivi ampliamenti, oggi si estende su una superficie di 28.360 ettari, ripartita su tre valli (Gesso, Stura, Vermenagna) e cinque comuni (Aisone, Entracque, Roaschia, Valdieri, Vernante).
Le Alpi Marittime, estremo lembo meridionale della catena alpina, dividono la pianura piemontese dalla costa nizzarda e sono comprese tra due valichi molto frequentati fin dall’antichità: il Colle di Tenda e il Colle della Maddalena.
Entrambi i versanti delle Marittime sono sottoposti a protezione: infatti, sul lato francese, si estende il Parco nazionale del Mercantour, famoso in tutto il mondo per la Valle delle Meraviglie, sito che ospita migliaia di incisioni rupestri risalenti per lo più all’età del Bronzo. I parchi delle Alpi Marittime e del Mercantour confinano per oltre 35 chilometri e formano nel loro insieme un’area protetta di oltre 100 mila ettari, che potrebbe diventare in un futuro prossimo il primo esempio di Parco internazionale.
Le cime di oltre 3000 metri, le imponenti pareti di gneiss, i piccoli ghiacciai e gli innumerevoli specchi d’acqua, rappresentano gli elementi che più caratterizzano l’ambiente naturale e il paesaggio.
La particolare posizione geografica - le vette principali distano 45 chilometri in linea d’aria dal mare della Costa Azzurra - fa sì che il Massiccio dell’Argentera costituisca l’area alpina con la maggior concentrazione di biodiversità e di piante rare: quattordici sono le specie endemiche esclusive, tra cui la famosissima Saxifraga florulenta.
Alcune di esse possono essere ammirate presso il giardino botanico Valderia alle Terme di Valdieri, che raccoglie un ricchissimo campionario delle specie vegetali delle Alpi del Sud. Molto ricca è anche la fauna, che annovera camosci, stambecchi, aquile. A partire dal 1993 è stato reintrodotto il gipeto; al lupo, ricomparso in seguito a ricolonizzazione naturale dall’Appennino, è dedicato il Centro faunistico “Uomini e lupi” di Entracque. Le valli del Parco conservano notevoli testimonianze preistoriche, quali le grotte di Aisone e la necropoli di Valdieri.
Nel 1855 Vittorio Emanuele II, dopo una visita alle Terme di Valdieri, rinomate per le sorgenti di acqua calda, volle creare in alta Valle Gesso una Riserva Reale di caccia: di quel periodo restano alcune palazzine e decine di chilometri di mulattiere. Di grande interesse storico sono anche i resti delle strade militari e delle casermette costruite nel periodo tra le due guerre mondiali.
L’area confina con il parco nazionale francese del Mercantour con il quale è gemellata da oltre 30 anni.