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I VERI BIS-COTTI DI NOVARA

Non sempre facciamo caso o pensiamo al significato del termini che usiamo quotidianamente, come per esempio per la parola biscotto, che deriva dal latino e vuol dire bis coctus, cotto due volte. Infatti, chiamiamo biscotti anche i frollini e le gallette, e altri prodotti, che n realtà bis-cotti non sono, ma dolci sfornati dopo una sola cottura.

Per i biscottini di Novara, invece, il termine è appropriato. Questi deliziosi biscotti sono nati nei conventi cittadini nella metà del XVI secolo come regalo del clero novarese per quello romano nella settimana dopo Pasqua. I loro ingredienti sono semplici: farina di frumento, uova e miele. 

Nel 1852 la famiglia Camporelli ne riprese la tradizione e cominciò la produzione perfezionandone la formula ottenendone così un prodotto dai sani  ingredienti.

La preparazione non è troppo complessa: vi è una prima cottura brevissima che serve per donargli leggerezza e avviene ad alta temperatura, sui 300°, per non più di un paio di minuti: i biscottini vengono appoggiati su carta da forno, posizionata sopra un marmo o una pietra riscaldata a serpentina.

La cottura su carta impedisce il contatto diretto con la base del forno e serve per facilitare il distacco dei biscottini: questa operazione, secondo l’antica tradizione, viene ancora effettuata a mano, e i biscottini vengono staccati uno ad uno con le dita. La seconda cottura è invece più dolce e molto più lenta, e serve per rendere il biscottino particolarmente friabile e croccante.

Si possono acquistare questi fragranti biscotti nello storico laboratorio Camporelli: https://www.camporelli1852.it/biscottino-di-novara/

 

Indirizzo 
Biscottificio Camporelli
Vicolo Monte Ariolo, 3
28100 Novara NO
Italy