La mostra comprende una settantina di importanti opere d'arte eseguite in ambito milanese fra gli anni '10 e gli anni '80 del 1800.
Milano, città prospera con un fiorente ceto aristocratico e borghese ma caratterizzata da grandi disuguaglianze sociali, è celebrata nell'800 da viaggiatori stranieri come lo scrittore Stendhal per il suo fascino; la città vive nell'800 un periodo di trasformazioni socioeconomiche nonché di turbolenze politiche: la caduta del Regno d’Italia napoleonico, la costituzione del Regno Lombardo Veneto e la seconda dominazione austriaca, le rivolte (fra cui le celebri Cinque giornate di Milano del marzo 1848), le guerre d’indipendenza del Risorgimento, la liberazione dagli Austriaci nel 1859, il periodo post unitario con la nascita di una nuova industria.
La mostra prende l'avvio dall'affermarsi della sensibilità romantica nel primo '800, con un rinnovamento dei soggetti nei dipinti di maestri come Defendente Sacchi o il più celebre Francesco Hayez. Sono presenti in mostra anche le vedute ideali di Giovanni Migliara accanto alle più realistiche vedute urbane di Milano, molto particolareggiate, che documentano una città attraversata dai Navigli e molto diversa da quella di oggi: tra i vedutisti citiamo Giuseppe Elena e Luigi Premazzi, Luigi Bisi e Giuseppe Canella.
Il rinnovamento della pittura a Milano tocca anche la scena di genere e il ritratto, come dimostrano le opere di Giuseppe Molteni, Carlo Arienti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Domenico e Gerolamo Induno.
La mostra prosegue con dipinti degli artisti che anticipano e accompagnano il movimento degli Scapigliati: Eleuterio Pagliano, Giuseppe Bertini e Filippo Carcano, che affrontano nuovi temi e spostano l'attenzione dal segno al colore.
Le ultime sale della mostra ripercorrono l'affermazione, dagli anni '60 dell'800, della Scapigliatura: un movimento pervaso di anticonformismo che accomuna le arti e la letteratura in ambiente lombardo, con maestri come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni.
Comitato scientifico della mostra: Elisabetta Chiodini, Niccolò D’Agati, Fernando Mazzocca, Sergio Rebora
Organizzazione:Comune di Novara, Fondazione Castello e Mets Percorsi d’Arte